Nel mondo, ogni anno, oltre 250 milioni di persone si mettono in cammino. Incontrano sofferenza, umiliazione. Morte. La loro storia testimonia come sia negata la libertà di rimanere nella propria casa, nella propria terra, continuamente vessata dalla mancanza di cibo, acqua, lavoro, pace.
C'è però un aspetto poco o per nulla contemplato: in uno scenario in cui a prevalere è la più comunemente nota "guerra tra poveri", accade che, per facili guadagni, gli schiavi della povertà cerchino di affrancarsi divenendo essi stessi "padroni", "mercanti". Mercanti di esseri umani.
Poveri contro poveri strumentalizzati dalla manus longa di un potere molto più grande. Adescare è relativamente semplice: connazionali che "vanno a giro" per villaggi raccontando “favole” sulla possibilità di conquistare una nuova vita, in altri Paesi, l'Europa, in cui l’affrancamento dalla povertà sarà garantito per sé e per i propri figli.
Poter Restare nella propria terra è il primo diritto da garantire.
Scegliere nella consapevolezza, se restare o partire, è la libertà da restituire.
Questo il nostro impegno in terra d'Africa: Etiopia, Mali, Nigeria, Senegal e Gambia contro il “Traffico di Esseri Umani”.
Il VIDES crede nell’intuizione di Don Bosco e di Madre Mazzarello che sia possibile educare i giovani ad essere protagonisti della propria realizzazione, riconoscendo particolare valore all’educazione, promozione e formazione, onde assicurare loro uno sviluppo adeguato ai tempi e al progresso tecnologico nella società.